Che si tratti di una scelta strategica o di una decisione forzata dalla situazione economica locale, l’internazionalizzazione è un’opportunità di crescita da sfruttare al meglio.
E questo vale sia per le aziende di grandi dimensioni sia per le piccole-medie imprese. Il marketing digitale oggi è fondamentale per approcciare nuovi mercati e cercare clienti all'estero, ma non è affatto un’operazione banale. Servono una buona dose di strategia, pianificazione e gli strumenti giusti.
Le ragioni per cui internazionalizzare la propria attività di business possono essere molteplici. Il mercato nazionale, lo sappiamo bene, è stato colpito dalla crisi e per alcune realtà guardare oltre i confini del Bel Paese è diventata una questione di sopravvivenza.
Ma l’internazionalizzazione non è sempre dettata dalla necessità. Può essere anche un’opzione strategicamente vantaggiosa per anticipare i competitor e guadagnare quote di mercato. Inoltre, non dimentichiamo che “Made in Italy” è sinonimo di qualità in tutto il mondo e la buona reputazione dei prodotti italiani può giocare a favore delle imprese che decidono di vendere al di fuori dei confini nazionali.
A prescindere dalle motivazioni che spingono un business a cercare clienti all'estero, oggi abbiamo a disposizione uno strumento potentissimo per agevolare l’intero processo: internet.
Il web marketing accorcia le distanze e facilita enormemente la vita di chi vuole rivolgersi a un pubblico internazionale, ma attenzione: per vendere all'estero non basta tradurre le pagine del proprio sito in una lingua straniera. La questione è ben più complessa e richiede un approccio strategico.
Come cercare clienti all'estero: 6 step fondamentali per una strategia di successo
1. Analisi della concorrenza
Partire da ciò che è già stato fatto per cercare di migliorarlo è sempre un buon modo per affrontare i compiti complessi.
Inizia guardando come si comportano i tuoi competitor: quanto investono sul web? Per quali parole chiave si posizionano? Come comunicano con il loro pubblico di riferimento? Cerca di capire quali sono i punti di forza e i punti di debolezza delle loro strategie, in modo da prendere ispirazione dai primi e migliorare i secondi.
2. Individuazione del target
Chi sono gli utenti a cui vuoi rivolgerti? Uno studio approfondito del mercato di riferimento, che comprenda abitudini, cultura e modalità di comunicazione dell’audience con cui vuoi interagire è fondamentale per farsi trovare.
In un’ottica tipicamente inbound, per essere visibili alle persone in target dobbiamo parlare il loro stesso linguaggio, utilizzare gli stessi termini di ricerca e offrire contenuti in linea con le loro aspettative. Solo sviluppando delle buyer persona complete potremo avere tutti gli elementi necessari per delineare una strategia coerente.
3. Traduzione del sito
Inutile dire che affidarsi a un traduttore professionista che padroneggi la lingua di destinazione alla perfezione è indispensabile, ma non si tratta solo di utilizzare i termini giusti.
Bisogna fare attenzione anche ai formati più comuni, al design, ai sistemi di scrittura, ecc. La traduzione non è un’operazione meccanica, è un’opera di adattamento complessa e profonda che va a toccare le radici di una cultura e l’identità di un Paese.
4. SEO e SERP
Tradurre le pagine del sito è necessario, ma non sufficiente per essere visibili all'estero. Per farsi trovare bisogna mettere in campo tutta una serie di attività di SEO internazionale volte a migliorare il ranking sui motori di ricerca per comparire nei risultati anche all'estero.
È opportuno sapere che la SERP (ovvero i risultati di ricerca) cambiano a seconda della posizione geografica, il che significa che ogni Nazione, per la stessa query, darà risultati diversi. Per questo è consigliabile acquistare un dominio locale del Paese di riferimento, con preferenza per i domini .COM.
5. Contenuti
Offrire contenuti di qualità, informativi e utili per gli utenti è il fulcro di ogni strategia di inbound Marketing, e questo approccio vale tanto in Italia quanto all'estero. Per attirare, coinvolgere e costruire relazioni durevoli nel tempo con i potenziali clienti bisogna progettare una content strategy efficace per il Paese in cui si vuole vendere.
Oltre al sito web, i canali da presidiare con il Content Marketing sono diversi: blog, social media, email marketing, digital PR. La chiave per il successo sta nel trovare la combinazione giusta in base alla propria attività di business, al settore in cui si opera e al mercato di riferimento.
6. Monitoraggio
Il tuo sito web non è un monolite immodificabile. È vero, hai investito tempo e risorse per tradurlo e adattarlo al mercato internazionale, ma correggere eventuali errori in corso d’opera è fondamentale per migliorare le performance e aumentare il tasso di conversione.
Una misurazione costante dei risultati (numero di visitatori, sessioni, conversion rate, ecc.) ti aiuta a prendere decisioni strategiche sulla base di dati reali, non di ipotesi e sensazioni.
Seguendo questi sei passaggi metterai delle buone basi per un processo di internazionalizzazione virtuoso. Non stiamo dicendo che sia facile: ogni decisione di business richiede solide basi strategiche e un’attenzione quasi maniacale anche ai più piccoli dettagli.
L’inbound Marketing può fare la differenza anche quando ci si approccia a un mercato estero, applicando le stesse tecniche utilizzate per trovare clienti in Italia e declinandole in base alle peculiarità dei Paesi in cui si vuole vendere. Dopotutto, le persone devono affrontare problematiche simili a prescindere dalla posizione geografica. La chiave sta nel capire quali sono i problemi precisi e come gli utenti ricercano una possibile soluzione.