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Recupero carrelli abbandonati: strumenti e strategie per non perdere opportunità di business

19 dicembre 2018

Quello dei carrelli abbandonati è un problema che, prima o poi, chi vende online deve affrontare. Se le persone non completano l’acquisto sul tuo sito significa che, probabilmente, devi migliorare qualche aspetto. Ma quale? Come evitare che gli utenti lascino in sospeso una transazione? Ecco qualche consiglio utile.

Accompagnare un cliente lungo tutto il suo percorso di acquisto e perderlo proprio alla fine, pochi istanti prima del pagamento, è estremamente frustrante. Il fenomeno dei carrelli abbandonati è ancora molto diffuso nel mondo e-Commerce e, inutile negarlo, capita anche ai migliori.

È un processo naturale: alcuni utenti acquistano, altri invece escono dal sito nella fase di checkout, proprio come se, al supermercato, abbandonassimo il carrello pieno e uscissimo a mani vuote. È una situazione spiacevole per chi vende, perché è sintomo di insoddisfazione del cliente.

Dove ho sbagliato?

Perché non ha completato la transazione?

Cosa si può migliorare?

Se anche tu ti sei fatto queste domande, abbiamo una buona notizia per te: esistono delle best practice per ridurre il numero dei carrelli abbandonati (o per recuperarli post misfatto), migliorando le prestazioni del tuo e-Commerce. in questo articolo te ne proponiamo 7, grazie alle quali potrai ottimizzare il tuo store online e aumentare le conversioni.

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1. Chiedi solo le informazioni necessarie

La prima cosa da fare è rendere il processo di checkout il più semplice e fluido possibile. Meno passaggi ci sono e meglio è: le persone non amano perdere tempo, quindi chiedi solo i dati strettamente necessari al completamento della transazione, onde evitare di dare all'utente un pretesto per uscire dal sito.

 

2. Consenti l’acquisto come “ospite”

Ti è mai capitato di dover compilare interminabili form di registrazione per riuscire ad acquistare qualcosa online? Ecco, a qualcuno può non piacere. Non tutti i visitatori sono clienti affezionati, non tutti torneranno ad acquistare sul tuo e-Commerce e non tutti hanno il tempo di registrarsi, perché rischiare di perdere delle opportunità?

Invece di vincolare l’acquisto alla registrazione, dai all'utente la possibilità di scegliere e consenti l’acquisto come “ospite”. Metti meno barriere in questa fase delicata, potrai sempre chiedere maggiori informazioni in un secondo momento.

 

3. Offri molteplici opzioni di pagamento

Un’altra questione sensibile sono le modalità di pagamento. Anche in questo caso le persone preferiscono avere la possibilità di scegliere quale soluzione adottare. Offri molteplici opzioni di pagamento e fai attenzione che siano in linea con le abitudini delle tue Buyer Persona. Non pensare a come vorresti pagate tu online, mettiti nei panni dei tuoi potenziali clienti e implementa le modalità con cui hanno più dimestichezza.

 

4. Mostra i badge di sicurezza

Il web è minacciato da cyber criminali di ogni sorta e, per i consumatori, lasciare dati personali e informazioni di pagamento non è immediato. Le persone vanno rassicurate, soprattutto se è la prima volta che acquistano sul tuo e-Commerce. È dimostrato che, mettendo in bella vista i sigilli di sicurezza, le resistenze dei consumatori si abbassano e tendono a fidarsi di più.

 

5. Utilizza gli exit intent pop-up

Se non li hai mai provati, è il momento di farlo. I pop-up in uscita sono quelli che compaiono poco prima che l’utente abbandoni il sito, cercando di trattenerlo con una domanda, un suggerimento o una richiesta.

Possono essere installati su qualsiasi pagina del tuo sito, inclusa quella di checkout, sono in grado di capire quando il visitatore sta per uscire dalla pagina stessa e gli propongono messaggi mirati a trattenerlo.

Se, per esempio, un utente sta per abbandonare il carrello prima di completare la transazione, è possibile offrirgli un coupon con uno sconto del 10% applicabile esclusivamente a quell'acquisto. Gli stratagemmi da adottare sono molti, sta a te identificare la strategia più adatta per coinvolgere il tuo pubblico.

 

6. Offri la spedizione gratuita

I costi di spedizione sono una delle principali cause di abbandono del carrello. Per questo, quando è possibile, offri la spedizione gratuita: l’incentivo all'acquisto per eccellenza, in grado di persuadere anche gli utenti più indecisi.

Se non puoi permetterti di offrirla sempre, stabilisci una cifra soglia sopra la quale il visitatore ha diritto alla consegna gratuita.

 

7. Email marketing

Ultimo ma non meno importante: l’email marketing, probabilmente una delle modalità più efficaci per recuperare i carrelli abbandonati. In questo caso il danno è fatto, l’utente è uscito dal sito senza acquistare nulla, ma non è ancora detta l’ultima parola!

Puoi ancora riagganciare quell'utente impostando un flusso di email per accompagnarlo fino alla decisione di acquisto. Grazie ai principali software di email marketing, infatti, è possibile inviare comunicazioni personalizzate in base al comportamento dell’utente, portandolo gradualmente ad aumentare il suo livello di consapevolezza fino al punto in cui sarà pronto per comprare.

La strategia di recupero del carrello può avere gradi di complessità differente ed essere più o meno articolata, ciò che conta è riuscire a parlare ai bisogni del cliente, identificando le sue paure e sciogliendo ogni possibile dubbio.

 

Grazie a queste 7 best practice potrai ridurre sensibilmente il numero dei carrelli abbandonati, agendo in modo preventivo sui punti critici di uno store online.

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