C’è chi pensa, e non così a torto, che LinkedIn sia soprattutto un social network più efficace per le persone e poco efficace per le aziende. Da un lato questo è senz’altro vero, ma non significa affatto che le aziende non possano sfruttare con profitto tutti gli strumenti di crescita che LinkedIn mette a disposizione.

Infatti, i professionisti e gli imprenditori, intervenendo sui topic del momento e postando aggiornamenti, raggiungono più facilmente obiettivi basati su vanity metrics – commenti, like, condivisioni, ma nonostante questo le aziende hanno comunque la possibilità di farsi notare su questo social.

A proposito di crescita, anzi, di Growth: il Growth Hacking su LinkedIn – cioè l'uso di strategie creative, analisi dettagliate dei dati e sperimentazione continua per ottenere le migliori performance possibili - non è un concetto astratto, ma una strategia tangibile e potente per chi cerca di crescere rapidamente sul canale. Si tratta di un approccio che richiede una comprensione profonda delle dinamiche del network, delle sue funzionalità e di come queste possono essere ottimizzate per raggiungere obiettivi specifici, come aumentare la visibilità, generare lead o costruire partnership strategiche.  

Come va impostata questa strategia e quali sono le azioni da intraprendere sul profilo aziendale o personale per avere successo sono proprio gli argomenti di questo articolo pieno di consigli di Growth Hacking.  

 

Strategia di Growth Hacking, gli obiettivi 

Definire gli obiettivi è il fondamento su cui si costruisce ogni strategia di Growth Hacking di successo, soprattutto su LinkedIn. Questo processo va ben oltre il semplice elencare desideri o ambizioni, serve anzi un'analisi approfondita e la comprensione precisa di cosa si vuole ottenere e come misurare il successo. Senza obiettivi chiari, ogni buona idea andrebbe irrimediabilmente sprecata. 

Pensare che il Growth Hacking abbia come obiettivo sempre e comunque la ricerca di nuovi clienti è una delle false convinzioni più diffuse: alcuni growth hacker, infatti, hanno obiettivi intermedi e diversi, come l’aumento della notorietà o la fidelizzazione dei clienti 

Per prima cosa, perciò, bisogna tradurre i propri desiderata in obiettivi specifici, come accrescere le relazioni, incrementare l'engagement sulle pubblicazioni, diventare un profilo influente o attrarre lead qualificati.  La chiave sta nell'approccio analitico: iniziare con una raccolta dati minuziosa per comprendere a fondo i propri segmenti di clienti e il cliente ideale. Effettuare interviste e sondaggi aiuta a capire i comportamenti dei clienti, mentre l'analisi dei dati e lo sviluppo di modelli statistici offrono una comprensione chiara dei pattern di comportamento. 

Infine si può procedere alla fase finale di test vera e propria, il cuore del Growth Hacking, che prevede l'esecuzione di numerosi esperimenti per verificare le ipotesi e adottare le strategie più performanti, scartando subito quelle inefficaci e ripetendo il processo continuamente. 

Dopo la fase di test è il momento di concretizzare quanto raccolto. Ma quali sono le azioni da intraprendere sul profilo aziendale o personale per avere successo? Vediamole insieme.  

 

Creare contenuti di valore 

La creazione di contenuti di valore, se ci pensi, è alla base di tante strategie di Marketing. La ragione è presto detta: diffondere gratuitamente un contenuto utile (una lista di suggerimenti e tips? Una mappa concettuale? Un white paper?) ha un effetto positivo sugli utenti e aumenta la tua reputazione.  

Per massimizzare l'impatto dei contenuti su LinkedIn è importante definire chiaramente il proprio target di riferimento, individuando le parole chiave ottimali per il posizionamento sia sui motori di ricerca sia all'interno della stessa piattaforma LinkedIn. Pubblicare contenuti pertinenti e attraenti significa offrire risposte concrete ai bisogni e agli interessi del proprio pubblico, incrementando così le possibilità di coinvolgimento e di diffusione dei propri messaggi. L'algoritmo di LinkedIn premia questo tipo di interazione, ampliando la visibilità delle pubblicazioni che ricevono un buon livello di engagement. Di conseguenza, sviluppare una strategia di contenuto efficace diventa fondamentale per costruire e mantenere una presenza influente su LinkedIn. 

Qualche suggerimento pratico: 

  • Integra parole chiave rilevanti nel testo, per migliorare il posizionamento organico delle pubblicazioni. 
  • Utilizza illustrazioni, grafiche o foto per rendere i post più accattivanti e aumentare il tasso di interazione, soprattutto se si tratta di articoli o post lunghi. 
  • Evita di inserire link esterni nei post, poiché LinkedIn tende a limitarne la visibilità per mantenere gli utenti all'interno della piattaforma. 
  • Includi un chiaro invito all'azione alla fine di ogni pubblicazione, per stimolare il pubblico a interagire attraverso like, commenti o condivisioni. 

Pubblicare nei momenti in cui il proprio target è più attivo su LinkedIn per massimizzare la portata e l'engagement dei contenuti è sempre una buona idea, anche se sono convinto che con l’evoluzione dell’algoritmo questo sia diventato il punto meno importante di tutti. Meglio un ottimo contenuto diffuso in un orario non di punta piuttosto che un contenuto discutibile diffuso in orario di punta (anzi, la seconda ipotesi a pensarci bene sarebbe proprio deleteria). 

Ricorda: su LinkedIn, così come su altre piattaforme social, l'engagement generato da una pubblicazione ne determina la distribuzione. Un contenuto che suscita interesse e interazioni verrà diffuso ampiamente, mentre un post che non colpisce il segno rischierà di vedere ridotta la propria visibilità nei post successivi. La qualità e la rilevanza dei contenuti sono quindi le vere chiavi per guadagnare influenza e notorietà nel proprio settore su LinkedIn. 

 

Il formato conta 

Il successo del Growth Hacking su LinkedIn dipende notevolmente dalla scelta del formato dei contenuti che si decide di condividere. Mentre il messaggio al centro di ogni post è fondamentale, il formato con cui viene presentato può significativamente influenzare il livello di engagement e la visibilità che riceve sulla piattaforma. LinkedIn, come del resto ogni altro social network, ha le sue peculiarità in termini di algoritmo e preferenze degli utenti, cosa che rende alcuni tipi di contenuti più efficaci di altri. 

I video, i post interattivi come sondaggi e quiz, e i caroselli di immagini sono tra i formati che tendono a trattenere l'attenzione degli utenti più a lungo. Questo prolungato tempo di permanenza segnala all'algoritmo di LinkedIn che il contenuto è coinvolgente, portando a una maggiore distribuzione nel feed degli utenti. 

Tenere in considerazione il formato è quindi non solo una questione di estetica ma una strategia deliberata per massimizzare la portata e l'efficacia dei propri sforzi di marketing su LinkedIn. Creare contenuti che naturalmente invogliano gli utenti a trascorrere più tempo sulla pubblicazione e a interagire con essa può fare la differenza tra un post che passa inosservato e uno che diventa virale, amplificando notevolmente la visibilità del tuo profilo o del tuo brand sulla piattaforma. 

Solo un piccolo suggerimento: se scegli il sondaggio, fai sì che la questione che stai ponendo sia almeno un minimo polarizzante (polarizzante, non provocatoria) e divisiva, altrimenti le persone non saranno invogliate a partecipare e a dire la loro. Ad esempio, se lavori nel campo dell’energia elettrica ti sconsiglio di fare un sondaggio del tipo “Energie rinnovabili, cosa ne pensi?” perché tutti, o quasi, sono a favore dell’uso delle rinnovabili. Piuttosto, chiediti quali tematiche infiammano i tuoi clienti e lavora su quelle per creare engagement.  

 

Automazioni: Bot e Pod 

Veniamo al punto dolente: l'utilizzo di automazioni come Pod e Bot su LinkedIn rappresenta una tattica controversa ma diffusa per incrementare la visibilità e l'engagement dei propri contenuti. Nel dettaglio, i Pod sono gruppi in cui i membri si accordano per scambiarsi like e commenti, sostenendosi reciprocamente per amplificare la portata dei post. Questa pratica, se integrata correttamente in una strategia più ampia, può effettivamente aumentare la visibilità su LinkedIn, sfruttando l'algoritmo della piattaforma che favorisce i contenuti con alto engagement, specialmente se questo avviene nelle prime ore dalla pubblicazione. 

Parallelamente, i LinkedIn Bot sono software progettati per automatizzare una varietà di compiti su LinkedIn, come la ricerca e l'invito di potenziali contatti, il follow-up di profili, l'invio di messaggi personalizzati e la gestione CRM dei contatti. Sebbene possano offrire significativi vantaggi in termini di risparmio di tempo e aumento dell'efficienza, l'uso di Bot è esplicitamente contro le policy di LinkedIn, con il rischio di conseguenze quali il ban del profilo.  

Noi sconsigliamo sempre l’uso di Bot e Pod, perché nella creazione di una strategia di crescita bisognerebbe sempre cercare di perseguire una certa autenticità (vedi paragrafo successivo), se non altro per preservare la propria reputazione. Ricorda infatti che, anche se la ricerca di visibilità e engagement è legittima, preservare la propria reputazione e aderire alle linee guida di LinkedIn dovrebbe essere sempre una priorità. 

 

Growth Hacking LinkedIn, le novità 2024  

Per finire, ecco qualche consiglio aggiuntivo per la strategia di Growth Hacking della tua azienda che ho raccolto basandomi sui trend del momento: ti aiuteranno a non sembrare un cacciatore di consensi privo di scrupoli. 

  • Considera lo scambio – Mostrare sempre sé stessi e non prestare ascolto agli altri: ecco due azioni che decreteranno il fallimento della tua strategia di crescita. 
  • Persegui l’autenticità – Con l'aumento dei contenuti generati dall'intelligenza artificiale, cresce la domanda di interazioni umane autentiche al 100%. Gli utenti cercheranno sempre più contenuti e connessioni autentiche su LinkedIn, anche se continueranno a trovare i chatbot utili per alcune azioni automatiche. 
  • Utilizza l’AI - Nel 2024 sperimenteremo sempre di più l'AI, nella creazione di contenuti ma soprattutto nell'analisi del pubblico. 
  • Valuta la SEO - Il motore di ricerca di LinkedIn sarà sempre più utilizzato per trovare contenuti rilevanti. Da qualche anno è anche possibile cercare i contributi degli altri utenti utilizzando parole chiave. 

 

Dovrebbe essere tutto: se hai ancora dubbi sulla tua strategia di Growth Hacking e vuoi un aiuto per definire obiettivi e contenuti, perché non mi contatti? 

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