Ma te lo ricordi come sono nati i blog? Sono passati solo poco più di vent’anni dal primo blog post, eppure sembra di parlare di un’altra era geologica. Blog era la contrazione di web-log, cioè diario in rete: chi scriveva gli articoli di blog essenzialmente parlava di sé stesso, delle proprie passioni e dei propri interessi.
Chissà se te lo ricordi: inizialmente i blog erano prodotti piuttosto semplici, scritti in HTML, e questo prima che nascessero Blogger e WordPress, o le altre piattaforme già pronte all’uso (come HubSpot).
Come siamo passati da quel tipo di blog – per cui onestamente proviamo un po’ di nostalgia – ai blog aziendali odierni, e in generale a tutti i blog utilizzati per aumentare la brand awareness e per la SEO?
Capire le origini dei blog è fondamentale per non commettere errori oggi: solo se tieni a mente lo scopo per cui sono nati i blog – esprimersi, informare, condividere passioni - puoi fare blogging di alto livello senza annoiare e senza produrre contenuti in serie, tutti ugualmente asettici (ci senti, Chat GPT?).
Vediamo insieme quali sono i più frequenti errori di chi fa blogging secondo gli esperti HubSpot, e come fare ad evitarli.
Errore 1 – Scrivere post blog che interessano solo a chi li scrive
Lo sappiamo, quella keyword trovata dall’esperto SEO va assolutamente trattata e approfondita in un articolo di blog. Prima di partire lancia in testa, però, pensa al tuo target: ciò che stai per scrivere risponde a una sua esigenza? Può suscitare il suo interesse? Lo spingerà ad approfondire ulteriormente l’argomento?
"Il vostro blog è un vaso di miele, non un megafono. Cerca di posizionare i tuoi contenuti in base a ciò che il tuo pubblico vuole scoprire, non a ciò che vuoi dirgli", ha affermato Amanda Sellers, responsabile dell'ottimizzazione storica di HubSpot.
Errore 2 - Scrivere post blog che interessano solo a chi li legge
Un errore speculare a quello precedente è scrivere articoli che interessano solo i lettori. Va bene identificarsi col target e accontentarlo, ma senza dimenticarsi delle proprie peculiarità e delle proprie competenze.
Dovrai cercare, insomma, di parlare al tuo pubblico mettendo sul piatto te stesso, senza nasconderti.
"La vostra persona è la base di tutto ciò che create. Se scrivete per voi stessi, non sempre il pubblico a cui vi rivolgete avrà la stessa risonanza", afferma Christina Perricone, ex Senior Content Marketing Manager di HubSpot.
Errore 3 – Scrivere troppo rigidamente
Scrivere un post su un blog è molto diverso dallo scrivere una tesina. Ma quando i blogger iniziano, di solito non ci pensano. Il problema? Lo stile di scrittura di una tesina o di un saggio scientifico non è lo stile di scrittura che le persone amano leggere.
Usa una scrittura colloquiale, vera.
Errore 4 – Scegliere solo argomenti di tendenza
Trattare solo i trend è una scelta sbagliata perché dà origine a blog post con vita breve. Meglio trattare argomenti sempre attuali, o comunque aggiornare molto frequentemente quei pochi articoli legati a un trend per evitare che diventino subito obsoleti.
Un esempio? Questo articolo che stai leggendo tratta un tema che sarà rilevante per sempre. O almeno finché esisteranno i blog.
Errore 5 – Divagare troppo o trattare argomenti troppo ampi
Prenderla troppo larga o perdersi in aneddoti – magari pure personali – sono errori comuni che portano il vostro lettore a perdersi tra le righe del tuo articolo.
I migliori blog post si concentrano su un messaggio generale e poi lo trasmettono gradualmente, esprimendolo più volte dall'inizio alla fine. Gli argomenti con troppi dettagli e sfumature, inoltre, sono difficili da trattare.
"È così facile voler lanciare una rete ampia e scrivere di tutto e di più nel proprio settore", dice Meg Prater, Managing Editor del Blog di HubSpot. "Ciò che distingue un grande content manager da uno buono è la sua capacità di focalizzare i contenuti che sta creando".
Errore 6 – Non usare i dati a supporto di una tesi
Come marketer non dobbiamo solo convincere le persone a stare dalla nostra parte su un argomento, ma dobbiamo convincerle ad agire. In ogni buona storia, si offre un'argomentazione principale, si stabiliscono le prove e si conclude con un'affermazione per il pubblico: fai così, e soprattutto assicurati che le fonti siano affidabili!
Errore 7 – Non utilizzare storie e punti di vista di esperti di settore
I pareri e le opinioni degli esperti sono preziosi come l’oro.
"Cercare di ottenere articoli da esperti qualificati sugli argomenti che volete trattare può aiutare a colmare le lacune di conoscenza del vostro team di contenuti", dice Hesterberg.
Errore 8 – Il copia e incolla
Il plagio non ha funzionato a scuola e di certo non funziona sul blog dell’azienda. Ma per qualche motivo, molti blogger principianti pensano di poterla fare franca con la vecchia tecnica del copia e incolla. Non è così: i redattori e i lettori di solito si accorgono quando qualcosa è stato copiato da qualche altra parte. Senza parlare della penalizzazione di Google: se attingi da idee altrui, citale.
Errore 9 – Non rileggere oppure perdere troppo tempo a editare
Prenditi 30 minuti per rileggere e controllare il tuo post, fidati di noi. Sia per motivi grammaticali sia per motivi sintattici. Anche però restare troppo tempo su un articolo di blog cercando la perfezione non funzionerà.
Errore 10 – Non pensare alla SEO
Per garantire che il pubblico a cui ti rivolgi trovi il tuo sito web, dovrai necessariamente usare strategie SEO per ottimizzare i contenuti del sito e del blog. Chi vuole fare un lavoro che non verrà mai visto da nessuno?
"L'interconnessione dei propri contenuti è una strategia importante sia dal punto di vista della SEO che del reperimento dei contenuti", afferma Hesterberg.
Errore 11 – Non inserire CTA
Quando si inizia a fare blogging è facile dimenticarsi dell’obiettivo: eppure, il blogging non serve solo a ottenere nuovi visitatori e lettori.
Uno dei maggiori vantaggi del blogging è che ti aiuta a far crescere costantemente la tua mailing list, che sarà utilissima per promuovere tutta una serie di prodotti e servizi. Puoi ad esempio usare lo strumento di email di HubSpot per impostare facilmente questi invii regolari di email, oltre a impostare un'email di benvenuto per i nuovi iscritti.
Scopri tutti gli strumenti HubSpot:
Errore 12 – Non utilizzare immagini
Quando si scrive un post su un blog, è facile lasciarsi trasportare dalle parole. Il problema è che i lettori possono annoiarsi con le parole e abbandonare la nave: lunghi blocchi di testo possono intimidire chi legge.
"Non è necessario avere un team a tempo pieno di creatori di contenuti multimediali per sperimentare diversi formati", dice Hesterberg. "Utilizzate strumenti gratuiti come Canva o Venngage per creare immagini e giocare con diverse strutture di post, ma ricordate di sperimentare con uno scopo".
Errore 13 – Usare solo un mezzo per condividere i contenuti del blog
La crescita del pubblico è fondamentale per la tua attività e l'utilizzo di diversi mezzi - come podcast, e-book e altro - per distribuire i tuoi contenuti ti aiuterà a farlo. Prova a sperimentare diversi mezzi per presentare le stesse informazioni contenute nel tuo post!
Utilizzando diverse piattaforme, aumenterai il coinvolgimento del pubblico sul tuo blog.
Errore 14 - Non fare un blog coerente e non preparare un piano editoriale
La costanza è fondamentale quando si scrive un blog: solo le aziende che si impegnano a pubblicare regolarmente contenuti di qualità sui loro blog tendono a raccogliere i maggiori frutti in termini di traffico sul sito web e di contatti.
Crea il tuo piano editoriale: in HubSpot usiamo il buon vecchio Google Calendar come calendario editoriale del blog, che puoi imparare a configurare passo dopo passo!
In conclusione
Commettere errori nel blogging oggi, dopo tanti anni di sperimentazioni e con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, è veramente evitabile.
Scrivere un blog post è molto più che mettere giù delle parole su un foglio e schiacciare il tasto “pubblica”, e noi lo sappiamo molto bene.
Un blog coerente, ben scritto, autorevole è la base del tuo successo!