La settimana scorsa eravamo anche noi al Web Marketing Festival, l’evento sul tema dell’innovazione digitale e sociale che tutti conoscono – probabilmente è il più famoso d’Italia - e che quest’anno si è tenuto dal 16 al 18 giugno in Fiera a Rimini.

Dando prova di grande mentalità strategica, ci siamo divisi e abbiamo così partecipato a tantissimi eventi di formazione raccogliendo tutte le novità e gli aggiornamenti relativi al mondo digital. Se per qualche motivo, insomma, non sei riuscito a partecipare, questo articolo riassuntivo fa al caso tuo! Iniziamo.

 

SEO & Advertising

Quali sono le nuove abitudini dei consumatori che acquistano online? Quanto impatta l’Intelligenza Artificiale nel lavoro dei SEM specialist? Grazie alle tematiche emerse al WMF2022 siamo in grado di rispondere a queste domande.

GPT-3 e Text Generation: uno sguardo al futuro

"L'IA diventerà sempre più performante e contemporaneamente comprensibile e controllabile."

Questa è l'introduzione dello speech di Alessio Pomaro. Calzante, del resto l'intelligenza artificiale è ormai parte integrante della nostra quotidianità sia nella vita privata sia nella sfera lavorativa.

Con un'evoluzione sorprendente, secondo Pomaro l’IA sta man mano andando a sostituire lavori e attività che prima si pensavano insostituibili. Tra questi il servizio di copywriting, attività da sempre ritenuta di solo appannaggio di una mente creativa nel senso più letterale del termine (il nostro copywriter sta protestando vibratamente, ma abbiamo comprato delle ottime cuffiette con noise cancelling).

“GPT-3 è un modello di linguaggio che utilizza il deep learning per generare testo (e non solo) simile a quello che produrrebbe un essere umano.”

L'evoluzione del nuovo algoritmo, infatti, consente la stesura di contenuti complessi approfonditi seguendo il tone of voice prestabilito. Riesci a intuire le potenzialità di questo fatto in ambito SEO? In un web popolato da contenuti “copiati e incollati”, se non mal tradotti, questa tecnologia applicata in anticipo rispetto alla concorrenza potrebbe fare una grande differenza per i SEO specialist, soprattutto per siti e-Commerce con molte pagine e categorie diverse.

Novità e strategie nelle campagne Google Ads

A volte osservare il passato può aiutarci a prevedere il futuro.

Ne sono sempre più convinto dopo l’intervento interessantissimo di Giampaolo Lorusso che, con una carrellata delle novità implementate da Google sulla piattaforma proprietaria di advertising degli ultimi 10 anni, ha unito i puntini disegnando un futuro sempre più automatizzato, semplificato e data centrico.

La piattaforma rimane, però, ancora oggi vittima di errori dovuti a un IA acerba e immatura, che va presa per mano ma che a volte sa restituire risultati umanamente irraggiungibili grazie al machine learning.

Al contempo i veterani di Google Ads possono ben osservare delle costanti semplificazioni che via via paiono strizzar l'occhio a un'utenza meno tecnica e con meno esperienza. Probabilmente per aprire le porte a un pubblico più ampio e quindi trarne maggiori guadagni. Gli specialist dovranno quindi cambiare vesti, diventando meno operativi e più empatici, più consulenti (strategici).

Marco Iacovetta e Luca Cagnin Search Marketing Specialist

 

Content & E-mail Marketing

Scrivere contenuti di valore è una sfida: tra continue evoluzioni lato SEO e Intelligenza Artificiale è impensabile non rimanere al passo con le novità del settore. Discorso analogo per gli specialisti delle newsletter: quali sono le ultime novità? Come sono cambiate le abitudini dei consumatori iscritti alle newsletter dopo due anni di Covid19? Ecco qualche spunto che abbiamo raccolto al WMF2022.

Diverso significa memorabile

Un intervento molto interessante quello di Riccardo Scandellari (blogger, creativo e giornalista), che ha messo in luce (dando anche tanti consigli) l'importanza e la capacità di generare contenuti narrativi organizzati e in grado di posizionarsi nella mente di chi ci ascolta. Arrivare agli utenti in modo diretto e coinvolgente è possibile solo attraverso una comunicazione vincente basata sulla creazione di uno schema preciso, che si riassume in 3 step: set up, conflict e resolution!

Un po’ come le favole che ci leggevano da bambini insomma. È già il nostro mantra!

Scrivo e ti porto via

Davide Bertozzi invece, durante il suo intervento, ha portato all’attenzione le tecniche di copywriting orientate alla user experience. Sottolineando il concetto che dietro alla precisione, alla tecnica utilizzata, ai tool e ai pixel, la cosa più importante dei contenuti realizzati abbia a che fare con quello che le persone leggono, quello che le persone capiscono e quello che le persone fanno. Tre cose che non accadono spesso, né insieme né separate.

E poi, le call to action: quanti di noi le curano allo stesso modo in cui curano i testi? Invece devono essere ben impostate, per rendere il tutto più funzionale e attrattivo per l’utente.

…e il Google liquido?

Nell’intervento di Giorgio Taverniti si è parlato dell'ecosistema di Google e la sua evoluzione in una realtà sempre più aperta e liquida.In un mondo online caratterizzato da molta competizione, molta qualità e molti interessi economici siamo chiamati a cambiare mentalità e ad evolvere il nostro approccio alla realizzazione di contenuti.

Andare a distribuire un contenuto/prodotto nel Google Liquido significa creare una risorsa multimediale, ovvero ottimizzata in origine per tutti i luoghi della rete in cui potrebbe potenzialmente finire (Google Search, Discover, Assistant, News, Video, Immagini, e così via...).

Difficile? Forse sì, ma assolutamente necessario.

Come sottolinea Giorgio la posta in palio è alta: "quando diciamo 'non riesco più a ottenere visibilità', la verità è che su Google ci sono persone più brave di noi a creare risorse, prodotti e servizi. 

Sara Cesaro e Alice Croci, Digital Content Specialist

Newsletter: ultime novità e consigli per convertire

Alessandra Farabegoli nel suo speech ci ha dato questo input: “oltre 33milioni di italiani hanno acquistato online nel primo trimestre del 2022”. Che dato pazzesco, eh?

A causa della pandemia, del resto, l'impatto degli e-Commerce sui comportamenti d'acquisto degli utenti è variato: l'aumento drastico dell'età media dell'utente è sintomo di quanto la situazione socioeconomica stia modificando l'approccio delle persone all'acquisto online e alle logiche dell'email marketing. In questo scenario che si modifica di giorno in giorno, la cosa fondamentale è trovare l'equilibrio ottimale che ottimizza il ROI dell'email marketing.

Altri temi sparsi sul tavolo e a cui dovremo prestare estrema attenzione nel futuro prossimo: accelerazione digitale, attenzione al tema della privacy, consapevolezza di come utilizzare i dati e di come segmentare il database, brand image e strategia fluida ed adattabile.

Gli interventi del WMF lo confermano: le newsletter sono uno strumento di content marketing potentissimo... soprattutto quando si parla di e-Commerce. Grazie ad un’attività correttamente strutturata, è possibile infatti valorizzare il proprio prodotto, trovare una leva di vendita concreta e soprattutto fidelizzare l'utente. Tutto questo con uno strumento non "pay to play".

Il nostro tip preferito à "Se ti hanno detto che le newsletter sono un mezzo di comunicazione poco performante, e che -la gente non ha tempo per leggerle- c'è solo un motivo: chi te lo dice non sa scriverle!”

Valentina Cardani, Inbound & HubSpot specialist

 

Social media & Advertising

Il mondo dei social network è quello più soggetto a cambiamenti continui e repentini. Ogni mese Meta, YouTube, Twitter e TikTok annunciano nuove funzionalità e aggiornamenti con le inevitabili conseguenze che questo può avere per chi si occupa di social media, sia lato organico sia paid. Come adattarsi in questo scenario in continuo cambiamento senza perdere il senno (o i follower)? Abbiamo scritto qualche riga per spiegartelo.

Ottimizzare le strategie Instagram in uno scenario che cambia continuamente

Interessante l'intervento di Roberto "Popy" Nardini, che ha parlato delle ultimissime novità di Instagram, con un particolare focus sull'importanza dei Reels per stimolare l'engagement. Il formato video, verticale e full screen, riesce infatti a coinvolgere maggiormente l’utente, a farlo interagire con il brand e a creare “retention”, con enormi benefici sia per l’attività organica sia paid. Conclusione? Se non lo si fosse già capito, è il momento di puntare sui Reels!

Scalare le campagne su Facebook nell’era iOS14

Michael Vittori ha fatto luce sull'intricato tema del tracking post iOS 14, fornendo brillanti spunti riguardo le conversioni offline e su come queste ultime possano aiutarci a migliorare notevolmente le performance delle nostre campagne. Entrando più nel dettaglio, si tratta di sfruttare al massimo tutti gli strumenti a nostra disposizione per la gestione delle campagne, facendo leva sull’integrazione sinergica dei tool. Ad esempio, configurando correttamente il tracciamento delle conversioni offline, insieme alle Conversion API e ad una corretta strategia di tracciamento UTM, per un e-Commerce sarà possibile riportare la finestra di attribuzione a 28 giorni, ottenendo dati completi, affidabili e senza duplicati; cosa che ci permetterà di affrontare al meglio il calo di performance dovuto alla perdita dei cookies con iOS 14.

Federico Bruneri Social media Specialist e Simone Testa Social media assistant

 

CRM & Marketing Automation

Da qualche anno sentiamo parlare sempre più spesso di strategie data driven, ci viene chiesto di mettere il cliente al “centro” e di automatizzare i flussi di marketing…

Va bene, ma come possiamo farlo? Di teoria ce n’è molta, ma c’è ancora poca pratica a riguardo: proviamo ad aggiungere qualcosa noi di concreto, basato sugli interventi che abbiamo seguito.

VoC: costruire una strategia di lead generation ascoltando i propri utenti

“Every good conversation starts with a good listening”, apre così il suo intervento al WMF2022 Alice Melpignano parlando di VoC. Ma sarà davvero così? Noi non abbiamo dubbi a riguardo. Il mondo del marketing digitale viene continuamente travolto da novità, aggiornamenti delle piattaforme o cambi di direzione da parte degli algoritmi. Cerchiamo di essere costantemente sul pezzo e questo a volte ci fa dimenticare la cosa fondamentale: ascoltare. Rimanere in ascolto verso i nostri clienti è il primo step verso una strategia di successo e per farlo bisogna elaborare una strategia VoC.

La Voice of the Customer è un processo con il quale le esperienze dei clienti possono essere raccolte e analizzate all’interno di un’azienda per ricavarne dati utili alla personalizzazione dell’offerta e alla segmentazione precisa del database.

Restando sul pratico: come si adotta un processo VoC? Esistono molti modi ma i più famosi sono i focus group e i sondaggi. Si tratta quindi di interviste che hanno lo scopo di raccogliere le informazioni necessarie a capire la soddisfazione del cliente e cosa potrebbe migliorare la customer experience.

Non concentriamoci soltanto sulla fase marketing o sales del customer journey, poniamo molta attenzione anche ai feedback dei clienti e degli utenti fidelizzati! Solo così possiamo capire cosa è andato bene nei nostri processi e cosa invece necessita di un’ottimizzazione o modifica… processo utile anche per ottimizzare la lead generation. Aver modo di attirare utenti con offerte personalizzate sulle loro necessità è la chiave per ogni strategia di Lead Gen.

Marketing automation: stiamo sfruttando tutte le potenzialità?

L’interessante speech di Francesco Altavilla ha posto l’attenzione sulla marketing automation e sui motivi per cui molto spesso i responsabili di alcune aziende scelgono semplicemente di non adottarla. Come capire se questo è il caso della tua azienda? Lo è se il responsabile ripete spesso frasi come “Implementare la marketing automation in azienda mi costa troppo” oppure “non c’è budget”.

Senza automation, in realtà, sul lungo periodo le aziende spendono di più. Come? Si tratta di un mancato guadagno: ogni giorno raccogliamo un’infinità di dati ma senza un sistema di automation che sia in grado di raggrupparli, segmentarli e darli in pasto alla strategia, queste informazioni preziose vanno perse, perdendo di conseguenza anche la conversione.

Cosa fare quindi? Se scegli di investire nel budget in una strategia di marketing automation è fondamentale rivolgersi ai consulenti giusti: diffida da chi ti propone rapide soluzioni, ogni strategia è un percorso lungo e in quanto tale non produrrà i primi risultati nell’immediato.

Se inizi ora, sei ancora in tempo per essere tra i primi: pare che solamente il 7% delle aziende italiane faccia un uso davvero consapevole e strategico del proprio dato.

Valentina Cardani, Inbound & HubSpot specialist e Giulia Micheroli, Digital Consultant

 

Come dicevamo poco fa? La CTA è importante, perciò... Ti è rimasta qualche curiosità su qualcuna di queste tematiche? Parliamone insieme!

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