Il 15 maggio 2013, con un post sul blog “Lat Long”, Google annuncia al mondo il lancio di una nuova release di Google Maps, che sposta ancora più in là l’asticella della geolocalizzazione sul web. La nuova versione di Google Maps è straordinariamente eccitante: le mappe sono più ricche di informazioni su ristoranti, bar e altri locali pubblici, la grafica è molto accattivante, c’è la possibilità di ammirare lo skyline delle metropoli con la visuale in 3D resa possibile dall’integrazione con Google Earth, la velocità di caricamento delle cartine geografiche e la potenza dello zoom soddisfano le pretese critiche e d’immediatezza degli utenti, gli aggiornamenti sul traffico e sugli orari dei mezzi pubblici, fruibili anche su mobile, guidano gli spostamenti per la città con precisione, rendendo quasi superflui navigatori satellitari e notiziari radio.
Descrivendo più nel dettaglio il nuovo Google Maps, è utile rimarcare alcune innovazioni rispetto alla versione precedente. A cominciare dall’interfaccia: la barra laterale è stata rimossa e le mappe occupano l’intera finestra del browser. I box di ricerca sono “a comparsa”, così da liberare la vista da ogni inutile ostacolo. Per ogni indirizzo digitato sono disponibili la classica Street View e i tour fotografici, anche se con delle limitazioni, che dipendono dalla collaborazione degli utenti e dalla notorietà della località ricercata.
C’è un grado di attenzione maggiore alle attività locali, con la possibilità di evidenziare sulla mappa il proprio business, sia che si tratti di punti di ristoro (pub, bar, ristoranti, pizzerie, griglierie) sia di altre attività commerciali. Infine, da ogni punto del territorio c’è la possibilità di muoversi a proprio piacimento, con qualsiasi mezzo (addirittura, nel nuovo Google Maps trovano posto anche biciclette e piste ciclabili!) e in ogni direzione, come se fossimo presenti sulla mappa in carne e ossa, consapevoli del traffico e della strada più breve. Inoltre, si possono sempre salvare in memoria i percorsi più abituali (come quello che conduce dalla propria abitazione al luogo di lavoro) e le località più visitate, in modo da velocizzare la ricerca attuale e facilitare le future, dato che Google Maps memorizza i dati da noi immessi in precedenza per filtrare le nuove informazioni, così da offrire all’utente una navigazione più semplificata e “su misura”, secondo l’orientamento della “Local Search”, che si basa sulla diretta correlazione tra individuo e ambiente di riferimento.
Ma c’è di più! Le nuove mappe di Google Maps sono particolarmente “intelligenti”: non solo conservano passivamente le informazioni precedentemente inserite, ma sono proprio personalizzate sui comportamenti dell’utente in Rete. Si animano in funzione delle preferenze espresse e indicano addirittura nuove destinazioni e percorsi “consigliati”, illuminando le zone della città più adatte ai gusti dell’utente.
Ad esempio, se ci si sofferma sulla ricerca di un ristorante giapponese a Milano, Google Maps suggerisce e ti aiuta a scegliere il locale migliore, basandosi anche su valutazioni e recensioni di altri utenti, conservate nel database di Google, cosicché la riprova sociale possa trasmettere fiducia e consapevolezza nella decisione da prendere. In questo modo, Google sembra possedere una forma di intelligenza quasi “umana”, perché svolge un ruolo attivo durante la navigazione, permettendo agli internauti di considerare nuove opzioni: così, la società di Larry Page sembra cogliere in pieno la tendenza descritta nel Local Social Summit 2012 di Londra, che prevede la traslazione della Rete dal concetto di “Local Search” a quello di “Local Discovery”. Non solo ricerca locale, quindi, ma soprattutto scoperta del locale, interazione costante tra utente e web al fine di giungere a un grado di conoscenza maggiore della realtà circostante e dell’ambiente di riferimento.
L’altra grande innovazione di Google Maps è l’integrazione con il vecchio Google Earth, integrazione in grado di offrire una Earth View quasi filmica, da “effetto speciale”. Infatti, con lo zoom potente di Google Maps si può vedere una panoramica dall’alto delle nostre città, sempre più dettagliata mano a mano che si “scende”, che diventa una splendida prospettiva in 3D, inclinando la visuale e scegliendo un’angolazione.
Tuttavia, tale coup de théâtre è disponibile solo per poche “fortunate” città e per le metropoli italiane non c’è traccia di skyline. Infatti, mentre Boston e San Francisco appaiono intatte nella loro verticalità, Milano, Roma e Napoli sono decisamente incomplete e quasi del tutto piatte. Questo difetto sarà magari colmato negli anni a venire, anche con la collaborazione degli utenti, tuttavia per ora stona un po’ con la grandiosità del progetto. È comunque un’ottima strada quella abbozzata da Google, che nel tempo potrà solo progredire.
Detto delle principali meraviglie del nuovo Google Maps, non resta che una curiosità da soddisfare, un bisogno a questo punto spontaneo: come si fa a ottenere l’upgrade?
La soluzione a questo quesito è semplice: bisogna semplicemente andare sul sito di anteprima creato da Google e richiedere un invito, cioè un permesso per l’aggiornamento del servizio. Con un po’ di pazienza sarete accontentati. Be’, che aspettate? Correte, è gratis!