Il contributo a fondo perduto serve a supportare le piccole e medie imprese del settore manifatturiero nelle attività di export e internazionalizzazione del proprio business. ll Bonus Export Digitale è un contributo a fondo perduto che ha come obiettivo quello di sostenere le PMI manifatturiere nel processo di internazionalizzazione del proprio business attraverso l’utilizzo di soluzioni digitali.
Per richiedere il bonus è necessario che i fornitori dei servizi offerti siano in possesso di determinati requisiti e iscritti in un apposito elenco.
Le risorse finanziarie messe a disposizione dall’ICE (una cifra pari a 30 milioni di euro) non sono state esaurite entro il termine di luglio 2022, perciò c’è stata una riapertura dei termini per la presentazione delle domande che deve avvenire esclusivamente in via telematica sul sito del partner Invitalia. Inoltre, vi è stata l’estensione di tale misura alle piccole imprese manifatturiere, costituite anche sotto forma di reti e con consorzi.
Bonus Export Digitale: a quanto ammonta
Per quanto riguarda le PMI, il contributo è di 4.000 euro a fronte di un investimento minimo in spese ammissibili non inferiore a 5.000 euro. Discorso leggermente diverse per le reti e i consorzi, costituiti da almeno 5 imprese, che a fronte di un investimento minimo in spese ammissibili non inferiore a 25.000 euro possono accedere a un contributo di 22.500 euro.
Soggetti beneficiari del Bonus Export Digitale
Come detto in precedenza, i soggetti beneficiari di questa misura sono le piccole e microimprese del settore manifatturiero contraddistinte dal codice ATECO C (vedi l’elenco completo qui). Per quanto riguarda la definizione di Piccola o Media impresa facciamo riferimento all’allegato 1 del Regolamento UE n. 651/2014: è definita piccola impresa quella che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori ai 10 milioni di euro.
Sei tra i soggetti che possono beneficiare del bonus?
Bonus Export Digitale: le spese ammissibili
Di seguito elenchiamo le spese coperte dal bonus export digitale:
- Realizzazione di e-Commerce con obiettivo di vendita all’estero, siti e/o app mobile, compresi eventuali investimenti per la sincronizzazione con marketplace internazionali forniti da soggetti terzi;
- Spese per la realizzazione di e-Commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi CRM (ad esempio i sistemi API – Application Programming Interface);
- Tutte quelle spese relative alla realizzazione di servizi accessori all’e-Commerce quali quelli di smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy;
- Spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
- Spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione: campagne di promozione digitale, Search Engine Optimization (SEO), costi di backlink e di Search Engine Marketing (SEM), campagne di content marketing, inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social; spese di lead generation e lead nurturing;
- Servizi di CMS: restyling di siti web siano essi grafici e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri;
- Spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione;
- Spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;
E ogni altra spesa per servizi strettamente connessi con le finalità del presente accordo.
Richiedere il Bonus Export Digitale
La domanda può essere presentata esclusivamente in via telematica sul portale di Invitalia, per poter accedere è necessaria l’identità digitale SPID. Unitamente alla richiesta di erogazione del contributo a fondo perduto occorre trasmettere la seguente documentazione:
- Fatture, in formato elettronico, delle spese sostenute;
- Copia dell’estratto conto dal quale possono essere riscontrati i pagamenti delle fatture trasmesse;
- Contabili di pagamento;
- Relazione sulle spese sostenute e sui risultati raggiunti nell’ambito dell’internazionalizzazione d’impresa per mezzo del contributo concesso da Invitalia.
Non farti scappare questa occasione, dai un boost all’internazionalizzazione del tuo business con noi!