Dopo l’edizione dedicata al mondo del design, che si è tenuta allo Spirit de Milan, FDO è tornato ancora una volta in Talent Garden Calabiana con il format “For Disruptors Only presenta: What the F*ck(athon)”.

Un Hackaton fuori dagli schemi in cui, parola dell’ideatore di FDO Egidio Alagia, non si è parlato di digitale, ma dove la tecnologia è stata presentata come strumento trasversale e utile in qualsiasi storia, per qualsiasi cammino di cambiamento.

La serata ha visto protagonisti Germano Lanzoni e gli speaker Nicolai Lilin, Ringo, Vanni Oddera (motociclista freestyle che porta sollievo ai bambini ricoverati negli ospedali con la sua moto), Ambra Garavaglia, Valeria Bonalume e Beatrice Benvenuti: tutti in prima linea per l’evento il cui ricavato è stato devoluto all’ABEO di Genova, per ristrutturare gli alloggi per le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di Oncologia dell’Ospedale Gaslini. Se non c’eri, ecco chi ti sei perso:

 

  • Ambra Garavaglia - I suoi tweet sono uno squarcio nel mondo delle hostess di terra e del loro rapporto con i clienti più esigenti, distratti e scontrosi. Nel suo speech ci ha regalato il racconto semiserio dello spaccato della società. Lei è Ambra Garavaglia, hostess, ma con una visione e un’ironia uniche: ciò che serve per rivoluzionare qualsiasi lavoro e qualsiasi modo di lavorare.
  • Maria Beatrice Benvenuti - Difficile immaginare un ambiente più maschile del Rugby, ma per Maria Beatrice non è mai stato un problema inserirsi e diventare arbitro. Lei è Maria Beatrice, ci ha portato anche una sorpresa, l’ex giocatore Marcello Cuttitta: con lui abbiamo coinvolto tutti facendo la Haka.
  • Valeria Bonalume - La disruption come metafora di vita: sfidare la paura del cambiamento e superare i propri limiti. Valeria ci ha raccontato la sua storia, da bambina appassionata di danza ad imprenditrice.
  • Nicolai Lilin - Cambiamento e crescita, però in Siberia. “Il vero senso del cambiamento arriva con un enorme potere di natura incomprensibile per l’uomo. Come la morte o l’amore. Qualcosa che non possiamo capire e che non è modulabile”.
  • Ringo - La musica come vettore di cambiamento, il rock per generare i cambiamenti più potenti. Dagli anni ’60 ad oggi, la musica e la società raccontate dal deejay più rock di tutti.
  • Vanni Oddera - Il suo cuore batte al ritmo del motore, e non solo in senso lato: campione di motocross, ha fatto della sua passione un'occasione per aiutare gli altri. Se la disruption deriva da un mindset focalizzato sul cambiamento, allora la storia di Vanni Oddera è disruption pura, purissima e rivolta al prossimo. La mototerapia ha portato e sta portando gioia a lui, ma ne genera tantissima anche alle persone che hanno la fortuna di incrociarlo. I sorrisi stampati sui volti di bambini e adulti, che magari per la prima volta nella vita provano il significato di vento in faccia, ne sono la testimonianza più chiara e tangibile.

 

Una menzione speciale per lo chef Umberto Zanassi che, conosciuta la storia di Vanni Oddera, ha deciso di supportare l'iniziativa benefica  regalando uno splendido aperitivo, e per Arianna e Lucia, le Big Bubbles, che con la loro musica hanno accompagnato la serata.

E adesso? Con “What the F*ck(athon)” ci prendiamo una meritata pausa, torneremo il 24 ottobre in TAG Calabiana con il nuovo FDO. Nel frattempo, ecco tutte le foto più belle della serata!

 

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