FDO For Disruptors Only, ad un anno dalla nascita del progetto, taglia in traguardo dei 12 appuntamenti dedicati alla disruption e lo fa nella location di TAG Calabiana, con grandi relatori e un pubblico sempre più affezionato.

As usual, anche questa data si è aperta con le parole di Riccardo Bovetti di EY, con la sua Introduction to Disruption.

Poi, guidati dalla moderazione e dalle domande di Montserrat Fernandez Blanco - Fuckup Nights Milan - e di Egidio Alagia, gli speaker: Valentina Schifillitti, Silvia Rossi e Ciccio Rigoli. Conosciamoli meglio:

 

  • Valentina Schifillitti - Agli instagrammer è nota come La Rotten, ma il risultato di Valentina, sui social, nasce da un percorso ben più articolato. Ai microfoni di FDO ha raccontato il suo percorso da criminologa a star dei social e poi scrittrice, spiegando la disruption a partire dal proprio esempio personale. “Quando sono stata contattata da Giunti editore per scrivere un libro - ha detto Valentina - ero già stanca del mondo dei social fine a se stesso. Il libro è un romanzo dove la protagonista perde il lavoro il 24 dicembre e decide di investire nella propria creatività aprendo una sartoria”. Il primo libro di Valentina “L’ora del te” è stato pubblicato a marzo, al secondo ci sta lavorando. Una riflessione che ci portiamo a casa?
    I social sono una cosa seria e devono fare divulgazione: per questo Valentina ama parlare di tematiche complesse e sempre per questo motivo ha detto di no come influencer a molte più legate alla forma che al contenuto.
  • Silvia Rossi - “Non ho mai avuto un contratto indeterminato in vita mia” Silvia esordisce con queste parole. Una tragedia? No, una straordinaria opportunità per rimboccarsi le maniche e mettersi in gioco! Nata come giornalista, a 30 anni si è ritrovata a non sapere cosa fare della propria vita e ha scommesso, con alcune amiche storiche e come lei ”precarie”, sul progetto “I Trentenni”. Nato come un tentativo e senza la certezza di ricavarne guadagno, a distanza di anni Silvia oggi vive proprio di questo lavoro: raccontare i disagi, le lamentele, ma anche gli aspetti positivi della sua generazione: quella dei Millennial. Tra precariato e scelte di vita, il suo intervento è stato un inno involontario all’autoironia e alla speranza di un futuro migliore, perché costruito da sé.
  • Ciccio Rigoli - Conosci il termine Poetry Slam? Neanche noi, almeno fino a quando sul palco di FDO non è salito Ciccio Rigoli. Di cosa si tratta? Tipo il freestyle dei rapper, ma con le poesie: c’è una giuria che vota, ma il pubblico può, letteralmente, confermare o ribaltare il risultato. Evento di nicchia? Non proprio, visto che ogni mese si tengono circa 115 manifestazioni di Poetry Slam. L’obiettivo di Ciccio Rigoli è “Portare le poesie nelle scuole senza necessariamente farle imparare a pappagallo, perché la poesia è emozione. Vorrei portarla anche negli uffici pubblici e delle aziende: chi non vorrebbe poesia, empatia ed emozione anche nelle mail ricevute dai clienti o dai colleghi? La comunicazione è importante e non va presa sottogamba”.

 

E dal momento che nulla è più Disruptive della musica, non potevano mancare gli intermezzi musicali delle Big Bubbles - Arianna e Lucia – per rendere indimenticabile la serata.

Noi ti aspettiamo al prossimo e ultimo (ma solo per il 2019) appuntamento FDO: 13 novembre al Museo Fratelli Cozzi per una data da urlo dedicata ai game changer. Un tema che è tutto un programma!

 

Nel frattempo, ecco le foto più belle della serata:

 

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