Pubblicità su Internet in crescita: 30% nel 2015 grazie alla New Internet.
Sono dati confortanti per l'Internet Advertising quelli emersi dalla recente Ricerca dell’Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano, che stima in un 30% la quota di mercato che Internet, come mezzo per investimenti pubblicitari, raggiungerà nel 2015 grazie alla forte spinta della New Internet (Smartphone, Tablet, Smart Tv, Applicazioni, Social Network, Video online, Programmatic advertising e ricavi pay).
"È soprattutto nel mercato pubblicitario - ha sottolineato Andrea Rangone, Coordinatore degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano - che gli Internet Media risultano sempre più decisivi. Di fatto, internet è da due anni il secondo mezzo per investimenti pubblicitari in Italia, dopo il sorpasso sulla Stampa avvenuto nel 2013; con un +11% nel 2014 ha raggiunto una quota di mercato pari al 27% e nel 2015 stimiamo possa arrivare a valere il 30% del totale mercato pubblicitario sui Media italiani".
New Internet
Dalla ricerca emerge come gli Internet Media siano i soli a registrare una crescita del 12%, con particolare attenzione proprio alle componenti più innovative della New Internet che cresceranno quasi del 40% rispetto al 2014.
Gli Smartphone saranno infatti ben 40 milioni nel 2015 e i Tablet 10 milioni, con un incremento anche dell'utilizzo delle Smart TV, già attive in una famiglia su 8. Stando ai dati Audiweb 2015 è evidente anche la netta tendenza degli utenti a passare sempre più tempo sui Social Network (ben il 30% del totale trascorso online), sfruttando al contempo le applicazioni come mezzo di fruizione del contenuti (84% del tempo da Mobile).
New internet: i fattori della crescita
- Pubblicità sui Social Network: in aumento di oltre il 40% (+70% nel 2014), sfruttando l'ormai consolidata capacità di profilazione e targetizzazione dell'utente.
- Ricavi del Video Advertising: in aumento del 15% nel 2015, grazie alla capacità di sfruttare le esigenze di visibilità e branding delle aziende investitrici, mantenendo i costi contenuti.
- Pubblicità su Smartphone: in aumento del 40%, grazie al crescente aumento di utenza nel settore Mobile rispetto a quello Desktop.
- Pubblicità da App su Tablet: in aumento tra il 40% ed il 50%.
- Programmatic Advertising: in aumento del 90%, con un passaggio dal 10% al quasi 20% del Display Advertidsing.
- Ricavi Pay legati ad abbonamenti a servizi di musica/video-streaming ed all'acquisto di contenuti editoriali: in aumento del 43% rispetto al 2013, i ricavi sfiorano nel 2014 i 100 milioni di euro e si stima estenderanno la propria crescita anche nel 2015 con cifre analoghe.
New Internet vs Old Internet: il sorpasso nel 2015
"La restante componente degli Internet Media - ha dichiarato Marta Valsecchi, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio New Media & New Internet - quella che definiamo Old Internet e che è composta dai formati pubblicitari più classici su Pc (come Standard Display Advertising, Search, email advertising e Classified), continua a calare di qualche punto percentuale. Prevediamo così che il New Internet nel 2015 sorpassi l’Old Internet, raggiungendo una quota del 55% sul totale mercato Internet Media (nel 2014 vale il 45%)".
I nuovi trend sui Social Network
"I Social Network confermano il loro ruolo a favore dei Media - ha affermato Guido Argieri, Telco & Media Director Doxa - ed Il 38% degli utilizzatori giornalieri dei Social Network si dice fortemente d’accordo con l’affermazione “I Social sono il primo canale di informazione per le news dell’ultima ora”.
In particolare gli iscritti ai Social Network sono passati da un 82% al 90% dell'utenza totale internet: nel dettaglio quasi tutti sono iscritti a Facebook, uno su tre a Google+ e Twitter e circa uno sue cinque a Instagram e LinkedIn. Tra questi, oltre il 50% appare interessato ai contenuti Media, diventando al contempo fan di una o più testate editoriali.
Content Curation e sfruttamento di Mobile, Social e Servizi Premium
La ricerca dell'Osservatorio mette anche in luce come le Media Company tradizionali stiano faticando ad allinearsi alle esigenze del nuovo mercato (in particolare sulla capacità di produzione di contenuti e brand awarness reputation), perdendo quote rilevanti anche nel settore degli Internet Media.
"Le aziende Media italiane sono chiamate a cambiare pelle, valorizzando però al meglio gli asset fino ad oggi creati" - ha commentato nuovamente Andrea Rangone - "Tra le dimensioni di innovazione che è possibile mettere in atto segnalo i nuovi modelli di produzione dei contenuti, come ad esempio la content curation ovvero la capacità di sintetizzare la grande mole di informazioni presenti in rete su un determinato argomento, rendendole così fruibili in modo semplice e immediato dagli utenti; oppure lo sfruttamento di nuovi canali distributivi per i propri contenuti, tenendo conto del fatto che gli utenti utilizzano sempre di più i social network e i mobile device per informarsi".
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