Bentornato all'appuntamento mensile del nostro blog, in cui raccontiamo le news più interessanti del mondo social e digital. In queste prime settimane post vacanze i riflettori sono puntati su Google che, con le novità di recente introduzione, rinnova (ancora) il mondo della Search.
Oltre alle modifiche al sistema di generazione dei titoli online, in queste digital news parliamo anche del nuovo HubSpot CMS Hub Starter, delle riunioni video in-platform che stanno sbarcando su LinkedIn, di Jumprope (il tool dedicato ai creator per il mondo B2B), degli aggiornamenti Instagram Ads sul fronte Shop e di tanto altro. Buona lettura!
L’ultimo mese ha portato scottanti novità in casa del colosso di Mountain View, ecco le principali:
Generazione dei titoli delle pagine web, rivoluzione in arrivo
Google ha introdotto importanti modifiche al sistema di generazione dei titoli delle pagine Web. Addio quindi agli adattamenti dei titoli sulla base delle query di ricerca: il nuovo sistema si focalizzerà sul contenuto della pagina prima che sulla ricerca degli utenti, producendo ed associando alla pagina stessa il titolo che meglio la descrive, attingendo dal testo presente al suo interno e sostituendo automaticamente l’HTML title tag impostato dal proprietario della pagina.
Come avranno già notato i più attenti, l’aggiornamento è già entrato in fase di roll-out. A questo punto, per evitare di ritrovarsi con una pagina “penalizzata” nel ranking, diventa fondamentale capire che Google passerà alla sostituzione automatica dell’ l’HTML title tag quando:
- il testo nell’HTML title è troppo lungo
- l’ HTML title contiene troppe keywords
- l’ HTML title non contiene testo
- l’ HTML title viene reputato “non pertinente” con il contenuto della pagina
Per tirare le somme, l’aggiornamento mira a produrre titoli più leggibili e accessibili per le pagine, ottimizzandoli in maniera automatica qualora ce ne fosse bisogno. E proprio quest’ultimo è il punto dell’argomento: Google non toglie importanza alla cura degli HTML title tags, ma anzi, la rafforza.
Gli automatismi del motore di ricerca più utilizzato al mondo – come sostiene l’azienda stessa – entreranno in gioco solamente con il fine di ottimizzare dei titoli di “bassa qualità”, assicurando che gli originali HTML title tags (quelli più pertinenti) continueranno comunque ad essere utilizzati per circa l’80% delle volte.
(fonte: Google)
Google Search, da adesso più chiarezza per gli utenti
Google Search senza più segreti. Da adesso il motore di ricerca più famoso al mondo fornirà più indicazioni nel Pannello di Informazioni per aiutare gli utenti a capire, con semplicità e chiarezza, il modo in cui vengono selezionate le informazioni più pertinenti e affidabili per una determinata query.
Entrando nello specifico, sarà possibile visualizzare i dettagli dei molteplici fattori nascosti dietro ai risultati legati ad una ricerca Google come le keywords corrispondenti, i termini correlati, link simili e la pertinenza geografica. Questi parametri, già utili al motore di ricerca per determinare la pertinenza dei risultati della SERP, saranno mostrati anche agli utenti per aiutarli a orientarsi fra i molteplici risultati della ricerca, scegliendo quelli più rilevanti per loro. È possibile accedere a questa funzione cliccando sui tre puntini sopra il link della ricerca, in alto a destra.
(fonte e foto: Google)
YouTube e Display entrano tra i modelli di attribuzione di Google Ads!
Una novità parecchio interessante per il mondo dell’advertising su Google, che vedrà allargare i suoi orizzonti anche alle interazioni di visualizzazione video. Queste, infatti, verranno comprese fra le metriche di conversione per una miglior comprensione della Customer Journey: tenendo traccia anche del singolo contributo che possono dare i touch point notoriamente più lontani dalla conversione (come le visualizzazioni su YouTube) i marketers avranno un altro dato utile per ottimizzare le strategie e le performance delle campagne.
Per poter sfruttare questa nuova funzione sarà necessario impostare un modello di attribuzione diverso da last-clic; opzione, quest’ultima, che resta consigliata soltamente per le campagne che prevedono un percorso di conversione diretto e lineare, come quelle di Lead Generation.
(fonte: Michael Vittori)
Su HubSpot arriva il nuovo CMS Hub Starter
La famosa piattaforma di Inbound Marketing ha da poco rilasciato una nuova tier, inserendo un nuovo livello starter al sistema di gestione dei contenuti Web esistente – CMS Hub.
Caratterizzato da un costo particolarmente contenuto, questo pacchetto fornisce a marketer e sviluppatori una suite in grado di fornire tutti gli strumenti necessari per creare e gestire un sito web in totale autonomia, facendo del suo principale punto di forza la grande facilità d’utilizzo, grazie alla presenza di editor drag-and-drop. A questo si uniscono sicurezza e la caratteristica capacità nativa di HubSpot di gestire al meglio i dati dei clienti, senza tralasciare il supporto multilingue e la possibilità di creare temi e moduli di siti Web totalmente customizzabili.
Con CMS Hub Starter, sarà dunque possibile costruire siti web performanti, sicuri e affidabili. La manutenzione funziona infatti nel tradizionale modo dei CMS, mentre le funzionalità di sicurezza standard sono garantite dal certificato SSL, un firewall per applicazioni Web e un CDN ospitato a livello globale. CMS Hub Starter consente inoltre agli sviluppatori di utilizzare i loro tools preferiti per creare temi flessibili in cui i professionisti del marketing possano lavorare. Questi ultimi potranno quindi assumere la proprietà del sito, aggiornandole come meglio credono, con semplicità e piena libertà senza dover necessariamente passare nuovamente dal team di sviluppo.
Per finire, CMS Hub Starter è pensato e costruito per integrarsi in modo fluido e dinamico con la piattaforma CRM di HubSpot. Questo permette ai marketer di attingere ai dati dei clienti e di contattarli con estrema facilità, garantendo allo stesso tempo la massima protezione sotto il punto di vista della privacy per questi ultimi.
(fonte e video: HubSpot)
Le novità non finiscono mai in casa Facebook, che presenta una promettente collaborazione ed importanti novità sulla targetizzazione dei minori a fini pubblicitari.
Facebook e Luxottica annunciano l’arrivo degli smart glasses
Il roboante annuncio, confermato qualche settimana fa direttamente da Mark Zuckerberg, ha dato il via ad una interessante collaborazione con EssilorLuxottica che ha portato gli iconici Ray-Ban nell’universo smart proprio in questi giorni.
Il progetto punta a muovere il primo passo del colosso dei social verso un nuovo modo di intendere e sfruttare al meglio tutte le potenzialità della realtà aumentata, andando a costruire un “metaverso”, ovvero una piattaforma in grado di unire gli spazi fisici insieme a quelli virtuali, segnando così una nuova frontiera per lo shopping online, il lavoro e persino per la socialità.
Attenzione però, questi nuovi smart glasses sono ben diversi dagli attuali visori per la realtà aumentata: niente display integrato, feature differenti (come la possibilità di fare foto e video per poi condividerli sui principali social network) e necessitano di uno smartphone a cui essere abbinati per funzionare.
(fonte e foto: The Verge e E-nsight)
Ads per i minori, più privacy
Importanti aggiornamenti anche lato privacy e Ads per Facebook. A brevissimo, infatti, cambierà in modo significativo il modo in cui gli inserzionisti potranno targetizzare gli utenti minorenni (under 18).
La piattaforma permetterà infatti di mostrare annunci ai giovanissimi solamente sulla base della loro età, sesso e posizione geografica, rimuovendo dunque le altre opzioni di targeting precedentemente disponibili (che facevano affidamento sui dati di terze parti) come gli interessi o le attività su app e siti esterni.
(fonte: Vittori)
Google Tag Manager, finalmente l’integrazione ufficiale di FB
Ma le news del mese non finiscono qui. È infatti in arrivo la tanto attesa integrazione ufficiale di Google Tag Manager fra le Facebook Conversion API!
La società guidata da Mark Zuckerberg ha rilasciato il wizard ufficiale che permetterà di installare facilmente, grazie ad con una configurazione guidata, il famoso tool per la gestione dei Tag ed il tracciamento server-side.
Per installare e utilizzare questo strumento sarà necessario dotarsi di un contenitore server-side, un Google Cloud Platform server ed un ID di Google Analytics 4.
(fonte: Michael Vittori)
Il social del mondo del lavoro continua a evolversi e a implementare nuove funzioni che promettono di migliorare l’esperienza degli utenti sulla piattaforma, come l’introduzione delle videochiamate e di nuovi tool per i creator.
Arrivano le riunioni video in-platform
Fare colloqui di lavoro o call con i prospect direttamente su LinkedIn sarà finalmente possibile!
L’ultimo aggiornamento della piattaforma di proprietà di Microsoft ha infatti portato con sé la possibilità di pianificare ed effettuare videochiamate gratuite con gli altri utenti all’interno della nostra rete di contatti, senza dover scaricare app di terze parti. Al momento questa nuova feature è in grado di supportare solamente le chat one-to-one, ma LinkedIn è già al lavoro per portare le riunioni di gruppo sulla sua piattaforma nel prossimo futuro.
(fonte e foto: Tech Business)
Più tool per i creator: ecco Jumprope
Grazie all’acquisizione di Jumprope, l’app che permette di creare facilmente dei video how-to per esportarli in vari formati su tutti i social, Linkedin si prepara ad aprire nuove strade ed opportunità ai creator nel settore business.
In sostanza, questo nuovo strumento permetterà di creare tutorial professionali e di condividerli con specifiche community, in modo da consolidare il proprio personal branding e facilitare connessioni e networking fra gli utenti.
(fonte e foto: Social Media Today)
Stories: già al capolinea?
La risposta è sì! L’esperimento Stories non può certo considerarsi un successo per Linkedin, che ha già annunciato che abbandonerà questa strada dopo un anno e mezzo di distanza dal suo lancio a marzo 2020. La decisione arriva dopo un attento studio su come i fruitori della piattaforma utilizzano la celebre feature nata su Snapchat.
Il classico format che prevede l’eliminazione dei contenuti delle Stories 24 ore dopo la loro pubblicazione sembra infatti non adattarsi al meglio alle finalità di Linkedin, che ha quindi deciso di puntare su una nuova funzionalità che promette di offrire agli utenti una migliore opportunità per raccontare la loro identità professionale.
(fonte: Inside Marketing)
Settembre si è rivelato un mese ricco di novità per Instagram, che ha introdotto la possibilità di salvare le Stories come bozze, mentre ha scelto di abbandonare la funzione Swipe Up.
Addio allo swipe up
Il modo di linkare contenuti esterni alle Instagram Stories si appresta a subire grossi cambiamenti. Da questo mese, infatti, lo Swipe up sarà rimpiazzato da nuovi Stickers che svolgeranno la stessa funzione.
La scelta, che tanto ha fatto discutere, è stata presa - come sostiene la stessa azienda – per fornire ad utenti e creator maggiore creatività e controllo nelle condivisioni dei contenuti. La nuova feature potrà essere utilizzata esclusivamente da chi poteva già utilizzare lo swipe up, ovvero gli account business e i profili pubblici con più di 10mila followers.
(fonte e foto: The Verge)
Ads in arrivo sulla Tab Instagram Shop
Instagram inserisce l’ennesimo tassello nel mosaico che vede diventare la piattaforma un vero e proprio punto di riferimento per il mondo e-Commerce. Nella tab Shop si apprestano infatti a comparire i contenuti sponsorizzati.
Il piano di Zuckerberg è chiaro: Instagram e Facebook punteranno a concentrare e a mantenere il traffico nel recinto del loro shop nativo, senza dover più dipendere in questo modo dai dati famigerati cookie di terze parti, destinati ormai ad essere definitivamente eliminati entro il 2022.
(fonte: Michael Vittori)
TikTok
Ecco le novità più calde del mese del social più utilizzato dai giovani e giovanissimi
Stories in arrivo
Il formato nato su Snapchat e poi adottato con grande successo da Instagram prima e da tutti gli altri social poi, sta per sbarcare anche su TikTok.
La società cinese ha già confermato che la funzione è da poco entrata in fase di test negli Stati Uniti ed in altri Paesi. Le Stories di TikTok funzioneranno allo stesso modo di quelle su tutti gli altri social: possono essere costituite da foto o video, editabili con effetti vari, musica, adesivi e testo e si cancelleranno automaticamente 24 ore dopo la loro pubblicazione.
Introducing TikTok Stories ✨🔥
— Matt Navarra (@MattNavarra) August 4, 2021
Plot twist!
h/t @amanfirdaus pic.twitter.com/gvQMzixYtS
(fonte: The Verge)
L’unione fa la forza, ecco le nuove partnership
Vimeo, Canva e Shopify: TikTok allarga i suoi orizzonti in modo significativo con tre partnership di altissimo livello, che aprono numerose opportunità lato Ads e sponsorizzazioni.
Questo faciliterà non di poco il lavoro delle piccole imprese che intendono sfruttare le indiscusse potenzialità dell’app cinese per la sponsorizzazione di contenuti. L’integrazione di Shopify permetterà di creare una vetrina virtuale dove gli utenti (possessori di un account anche sulla stessa piattaforma di shopping canadese) potranno mettere in vendita i propri prodotti. Questa nuova feature non consentirà dunque di acquistare direttamente sulla piattaforma, ma rappresenta comunque un significativo passo in avanti di TikTok verso il mondo e-Commerce.
(fonte e foto: Social Media Today)