Tutti sono o vogliono essere su Clubhouse, il social che nelle ultime settimane sta monopolizzando l’attenzione della rete. Chi è registrato racconta a propria esperienza (o pubblicizza le Room in cui fa da moderatore) sugli altri canali online, mentre chi ancora non lo è cerca di carpire notizie interessanti e un invito.
Che tu appartenga allo schieramento pro o a quello contro Clubhouse, concorderai che è difficile ignorare la sua crescita, non soltanto in termini di popolarità: lanciato a marzo 2020 Clubhouse ha raggiunto una valutazione di $100.000 quando contava soltanto 1500 utenti mentre, con il nuovo anno e oltre 2 milioni di utenti attivi, il suo valore ha raggiunto 1 miliardo di dollari. E non sembra intenzionato a fermarsi.
Insomma, Clubhouse sta per spegnere la sua prima candelina ma, mentre in alcuni paesi ha già raccolto un buon numero di utenti che hanno iniziato a sperimentare e a creare format ben definiti, in altri paesi (come in Italia) è diventato popolare solo con l’arrivo del 2021.
Cos’è Clubhouse e come funziona?
“Un nuovo prodotto social basato sulla voce che permette alle persone, ovunque si trovino, di chiacchierare, raccontare storie, sviluppare idee, approfondire amicizie e incontrare nuove persone interessanti in tutto il mondo”
Clubhouse, sul sito ufficiale, si descrive con queste parole. Immagina allora un ambiente online in cui l’interazione tra utenti avviene solo tramite audio live, con conversazioni di qualità per i partecipanti. A grandi linee, questo è quello che troverai una volta entrato.
(fonte e foto: Clubhouse)
Cosa serve per iniziare? Per prima cosa hai bisogno di un dispositivo iOS (la versione di Clubhouse per Android non è ancora stata rilasciata) e di un invito.
In questa piattaforma che si presenta ufficialmente in “private beta” e che ha fatto della scarsità un’importante leva di marketing si può accedere solo su invito di altri utenti (ma puoi comunque registrare il tuo username e metterti in lista di attesa, così da essere pronto quando qualcuno dei tuoi contatti ti inviterà).
(fonte e foto: Clubhouse)
Muovere i primi passi in Clubhouse: le Room
Ma saltiamo lo step della lunga attesa e passiamo al momento in cui finalmente si accede all’app e si inizia a navigare tra le migliaia di Room in cui, ad ogni ora del giorno e della notte, altre persone stanno discutendo di temi specifici o chiacchierando del più e del meno.
Uno degli aspetti più interessanti di Clubhouse è che al suo interno sono attive una grandissima varietà di conversazioni.
La sezione “Explore” permette di navigare tra le categorie di Room suddivise per argomento, suggerite sulla base delle ultime seguite, o segnalate tra quelle a cui stanno partecipando i tuoi contatti.
Oltre che per le tematiche, le room si differenziano anche per dimensione: si va da quelle più ristrette, a quelle più grandi, con centinaia di partecipanti. Lo stesso discorso vale per i Club, gruppi tematici che lanciano Room con regolarità: anche in questo caso si va da quelli più intimi, a quelli più estesi, che hanno il potenziale di raggruppare migliaia di esperti o appassionati. Infine ci sono anche stanze private dove potrai dare appuntamento agli amici per ritrovarsi in una chiacchierata social.
Davvero, in Clubhouse troverai Room di tutti i tipi: da sessioni di Q&A su temi specifici condotte da esperti, gruppi di discussione di eventi o programmi tv (spoiler: ne esiste anche una dedicata ai fan di “Un posto al sole”).
Gli utenti stanno sperimentando modi nuovi per interagire su una piattaforma “nuova”. Per farti un esempio: ci sono anche Room dedicate alla meditazione in cui si sta… in silenzio!
(fonte e foto: Wired)
Clubhouse: interazione social senza guardare uno schermo
La “rivoluzione” di Clubhouse è dettata dal fatto che la piattaforma si basa sul modo di comunicare più tradizionale di tutti, la voce, e questo dà alle persone la possibilità di interagire senza bisogno di guardare uno schermo.
Dopo un anno trascorso in video-call siamo tutti consapevoli che, non avere il vincolo di uno schermo su cui mostrare il volto, implica uno sforzo decisamente minore sia se siamo noi in prima persona a parlare, sia che ci vogliamo limitare all’ascolto.
Clubhouse è un’esperienza completamente diversa rispetto alle altre piattaforme social in cui la componente visuale è centrale. E questo segna un punto a suo vantaggio! Grazie alle sue caratteristiche, infatti, non solo non entra “in competizione” con i social network esistenti, ma può addirittura essere utilizzato in contemporanea.
Brand e aziende su Clubhouse
Coinvolgendo figure di influencer nel ruolo di moderatori all’interno di Room dedicate a temi vicini a valori aziendali e prodotti, o creando direttamente Room con format riconoscibili e ricorrenti (proprio come accade con i branded content a cui siamo abituati su altre piattaforme), i brand si trovano oggi davanti all’opportunità di raggiungere nuovi consumatori, o di rafforzare la relazione con quelli già esistenti.
La possibilità di “democratizzare” la relazione tra utenti e brand (ma anche tra star e fan) è uno degli aspetti più potenziali di Clubhouse. Ovviamente, come accade sulle altre piattaforme social, quello su cui si dovranno focalizzare i brand è la creazione di contenuti di vero valore per le proprie community.