Restare fermi non ci piace affatto, preferiamo mettere la testa su idee sempre nuove. Per questo motivo il mese di Aprile per noi è iniziato con due nuovi corsi di Formazione, ADworld Experience e PlayCopy.

ADworld Experience edizione 2019

Tutto è iniziato con giovedì 4 aprile, quando siamo partiti alla volta di Bologna par partecipare all'annuale edizione del ADworld Experience, evento europeo su Pay Per Clic & Conversion Rate Optimization più grande nel mondo.

L’obiettivo era quello di aggiornarci sull’evoluzione della piattaforma di advertising di Google e sugli strumenti per far rendere al massimo i propri investimenti e di apprendere nel dettaglio le tecniche più efficaci per migliorare le campagne. Il tutto con speech tenuti da alcuni tra i migliori specialisti delle Agency mondiali.

Ecco alcuni degli interventi più rilevanti del programma:

 

Campagne Ads Shopping: Ottimizzare al meglio i tuoi annunci per e-Commerce

Luigi Sciolti ci ha mostrato il suo metodo in 6 Step che permette un’ottimizzazione generale delle Campagne Ads Shopping, con implementazioni ulteriori dettate dall'introduzione delle Campagne Smart. Un’attività che parte da una configurazione dettagliata e precisa delle conversioni su Google Analytics per arrivare agli aggiustamenti attraverso segmentazioni dettagliate.

(fonte immagine: ADworld Experience)

 

Landing Page Optimization: feedback e case history cambiano l'esperienza

Qual è il giusto rapporto tra sofisticazione del mercato e il coinvolgimento dell'utente? Domanda che ha trovato risposta nelle parole di Luca Orlandini che ci ha guidati attraverso un'analisi di Landing page efficaci, in grado di coinvolgere l'utente, portandolo alla conversione finale. Dalla destinazione d’uso della Landing, ad un'attenta analisi del livello di coinvolgimento dell'utente, fino alla liberazione dall'ossessione del prezzo attraverso feedback e case history coerenti.

(fonte immagine: ADworld Experience)

 

Amazon: il più grande centro commerciale del mondo

Entriamo nell’universo e-Commerce insieme a Giovanni Cappellotto, grazie alla panoramica accurata di tutte le metriche che contano davvero nella gestione di un account Amazon. Lo speech è stato anche occasione per analizzare in modo dettagliato quali siano i fattori che influenzano il posizionamento dei prodotti e aiutano l'aumento di vendita. La gestione della logistica, le recensioni, la rilevanza del prezzo e lo storico delle vendite sono stati i punti caldi di questo intervento ricco di tips&trick utilissimi per tutti quelli che si apprestano ad entrare nel mondo della piattaforma di Shopping online più grande del mondo, o vogliono consolidare la propria posizione al suo interno.

(fonte immagine: ADworld Experience)

 

L'evoluzione degli Annunci Ads: Cosa sta Cambiando?

Gli annunci di Google Ads stanno cambiando sia nella forma che nelle metriche. Ed è qui che Mark Irvine ci ha presentato l'evoluzione dei testi per quanto riguarda le Campagne Search: il passaggio da 2 a 3 Head e l'aggiunta di una seconda description possono rendere più efficaci, e soprattutto estremamente customizzabili, i nostri annunci coinvolgendo un target non più generale ma mirato all’obiettivo designato a monte. Per questi motivi i fattori chiave del Quality Score cambiano radicalmente mettendo al primo posto l'esperienza dell'utente sulla pagina di destinazione e non più la rilevanza delle parole chiavi.

(fonte immagine: ADworld Experience)

ADworld Experience si è confermato anche quest’anno un'esperienza ideale per tutti gli inserzionisti che sono alla ricerca di consigli concreti e approfondimenti tecnici per migliorare le proprie campagne e ottenere i risultati sperati.

 

Play Copy edizione 2019

Altro focus, ma stesso livello di interesse per Play Copy. Nei due giorni successivi all’ADWorld Experience ci siamo trasferiti a Modena per mescolarci tra gli oltre 400 partecipanti al convegno/workshop dedicato alla scrittura professionale.

Gli speaker sul palco hanno affrontato i temi della comunicazione politica, dello storytelling e della comunicazione efficace. Ecco qualche approfondimento che abbiamo “portato a casa”:

 

Come parla un brand come LEGO ai suoi consumatori? Il dietro le quinte di un semplice post

Quello che ci ha fatto fare Giuseppe Brugnone, Digital Marketing Manager di LEGO è stato un viaggio nel processo che porta a definire la comunicazione di un brand così iconico. E a tradurla in parole. La strategia digital di un marchio va costruita mettendo mattoncino dopo mattoncino i valori fondamentali, che nel caso di Lego si traducono in Identità-Relazione-Rilevanza.

“La nostra brand identity è basata su esperienza, relazione e rilevanza. Un brand come Lego vuole guardare negli occhi il consumatore, essere intensamente connesso. Esserci.”

Un processo costante che si concretizza solo attraverso un costante processo di A/B testing, alla ricerca delle parole con cui parlare al proprio target.

(fonte immagine: Play Copy)

 

Comunicazione superlativa

L’esagerazione è una delle figure retoriche più (ab)usate in pubblicità: tutti abbiamo in cucina rotoloni ultra-assorbenti e tutti ci siamo fatti tentare da un super sconto, almeno una volta nella vita. Dai brand name alle proposte di valore fino alle campagne di comunicazione, con il suo speech Valentina Falcinelli ha sondato opportunità e rischi della comunicazione esagerata. Per campire quando usarla e quando, invece, mantenere un low profile. L’intervento della CEO di Pennamontata ha preso le mosse da un sondaggio a cui hanno partecipato più di 300 persone, che ha confermato un dato preoccupante: quando le aziende parlano di sé lanciano messaggi poco credibili. Ecco i suoi 4 consigli da tenere a mente prima di iniziare a scrivere:

· Chiedi feedback ai tuoi clienti

· Elimina paragoni con i competitor: pensa a ciò che offri tu!

· Allinea la comunicazione al #ToneOfVoice del tuo target

· Se vuoi usare l'esagerazione, fallo bene!

Insomma: “L'esagerazione in comunicazione è come la lavanda in cucina: va utilizzata con sapienza e in modo strategico” Parola di Valentina.

(fonte immagine: Play Copy)

 

Scrivere headline e testi pubblicitari: consigli per non impazzire

Davide Bertozzi introduce il suo speech spiegando che c’è chi crede nel “Less is more”, chi usa campagne in cui “si parla tanto”, chi invece il testo neanche lo cita chi esalta il prodotto giocando con il nome, chi il prodotto nemmeno lo cita, chi parla d’amore e chi cerca a tutti i costi un tono di voce ironico e autoironico. Insomma, una pubblicità può essere scritta in molti modi.

In 40 minuti ce ne ha mostrati parecchi, introducendo sempre gli esempi con la regola: “Quando scriviamo un testo pubblicitario chiediamoci sempre: come sarebbe il mondo se non comprassi questo prodotto? E cosa otterrei se lo comprassi?”. Insomma, l’utente è sempre al centro, non per niente le pubblicità funzionano quando:

  • mantengono una connessione con il proprio pubblico;
  • spiegano in maniera chiara e immediata il prodotto di cui stiamo parlando;
  • permettono alle persone di immedesimarsi.

Ma lo speech di Davide è stato anche una dedica a Batman e Robin. Ha “scomodato” due super eroi per parlare del rapporto tra headline e visual in una campagna pubblicitaria. “Credo fortemente che uno di questi due elementi debba essere più forte dell’altro: un visual impetuoso chiede un copy composto, e viceversa. Ovviamente, i due, devono dipendere l’uno dall’altro e convivere in perfetta sintonia, proprio come Batman e Robin. […] Batman è impetuoso, Robin è composto, ma insieme fanno trionfare il bene. Mica poco. Due Batman sarebbero ingombranti, due Robin troppo deboli”.

(fonte immagine: Play Copy)

 

Armati di parole

È un imperativo o un aggettivo? “Decidete voi dove mettere l’accento” esordisce Paolo Iabichino “lo sentite il senso di responsabilità? Il ruolo sociale della scrittura?”. La portata straordinaria del suo intervento si concentra in una frase: "Dobbiamo scrivere come se dovessimo riscuotere un applauso, come se quello che scriviamo dovesse diventare notizia. Dobbiamo scrivere affinché quello che scriviamo risuoni con il destino delle persone fuori. […] Armiamoci di parole per difendere una cultura, un modo di stare insieme e condividere contenuti di valore. Ciò che scriviamo può modificare l’immaginario collettivo".

È l’esempio delle campagne Just do It. Una presa di posizione per difendere un valore all’’interno del terreno d’azione in cui Nike si muove.

 

Non solo VOTANTONIO! Parole, politica e campagne elettorali: yes, we can.

Slogan, volantini, discorsi. Ma anche post social, lettere, comunicati stampa… La politica è cambiata negli anni e di conseguenza sono cambiate nel tempo le modalità della narrazione che la caratterizzano. Oggi in politica vengono prodotti moltissimi testi, con un unico obiettivo: costruire consenso. Per raggiungerlo servono strategia e un messaggio forte. E possibilmente anche i 4 suggerimenti di Martina Carone per costruire uno slogan per una campagna elettorale, in modo che:

· sia coerente con il messaggio della campagna;

· Includa il vissuto personale del politico;

· sia rilevante per attirare l'attenzione;

· sia semplice e breve;

 

IMHO

Profili perfetti e dichiarazioni assertive, apparire “vincenti” oggi rende ancora credibili? Sergio Müller, Creative & planning director di A-Tono ha dedicato il suo speech alla riscoperta del potere dei punti deboli come metodo per uscire dal “già visto”. Citando le sue prime parole, infatti, “Non puoi vendere a un uomo che non sta ascoltando”. Quattro passi tra esempi straordinari di Self-deprecating advertising: come sfruttare i propri difetti per creare un messaggio pubblicitario vincente.

Il Self-deprecating Marketing non è solo una dimostrazione di autoironia. Come spiegato da Sergio, è una strategia che ha l’obiettivo di mettere in evidenza un punto debole, per poi proseguire con la descrizione dei pregi. Nella pratica consiste nel cominciare comunicando un difetto, una battuta divertente, che “superando” il cervello primitivo renderà più ricettivo il pubblico e spianerà la strada per permetterti di colpire il bersaglio con quello che vuoi che arrivi.

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